Una straordinaria storia di uomini e montagne, raccontata attraverso le più moderne tecnologie multimediali e il fascino degli oggetti simbolo di oltre cent’anni di alpinismo
L’intento dell’Osservatorio è testimoniare la grande tradizione alpinistica lecchese e far comprendere perché essa sia nata e si sia sviluppata proprio qui, mettendo in risalto il legame inscindibile fra questa stessa tradizione e il contesto sociale, culturale, economico e ambientale del territorio.
Nell'Osservatorio Alpinistico Lecchese la conoscenza incontra il visitatore superando il tradizionale schermo rappresentato dal concetto museografico di passiva contemplazione, per realizzare una partecipazione attiva, individuale e collettiva, del visitatore anche mediante la manipolazione, l'interattività e più in generale la multimedialità.
Nell'Osservatorio Alpinistico Lecchese la conoscenza incontra il visitatore superando il tradizionale schermo rappresentato dal concetto museografico di passiva contemplazione, per realizzare una partecipazione attiva, individuale e collettiva, del visitatore anche mediante la manipolazione, l'interattività e più in generale la multimedialità.
Attraverso testi, immagini, video, soluzioni interattive e cimeli delle diverse epoche, ciascuna delle “postazioni” che dell’Osservatorio, vi consentirà di approfondire la conoscenza di vicende, avventure, luoghi e personaggi che hanno fatto la storia dell'alpinismo negli ultimi cento anni, a livello internazionale.
L'alpinismo lecchese è un'eccellenza italiana, riconosciuta e ammirata in tutto il mondo, ma per il nostro territorio è, prima di tutto, un patrimonio culturale e sociale collettivo, che ci appartiene nel profondo, ma che siamo felici e orgogliosi di condividere e far conoscere con tutti coloro che vengono a camminare e arrampicare sulle nostre montagne.
La struttura dell’Osservatorio si trova nel cuore di Lecco, al terzo piano del Palazzo delle Paure, oggi una delle più importanti sedi museali ed espositive della città.
L'alpinismo lecchese è un'eccellenza italiana, riconosciuta e ammirata in tutto il mondo, ma per il nostro territorio è, prima di tutto, un patrimonio culturale e sociale collettivo, che ci appartiene nel profondo, ma che siamo felici e orgogliosi di condividere e far conoscere con tutti coloro che vengono a camminare e arrampicare sulle nostre montagne.
La struttura dell’Osservatorio si trova nel cuore di Lecco, al terzo piano del Palazzo delle Paure, oggi una delle più importanti sedi museali ed espositive della città.
Il Palazzo delle Paure di Piazza XX Settembre, sede dell'Osservatorio Alpinistico Lecchese (Foto Ale300885 - Opera propria, CC BY-SA 4.0)
Enti promotori e gruppo di lavoro
Enti promotori
L’Osservatorio Alpinistico Lecchese è stato realizzato dal Comune di Lecco in collaborazione con la Comunità Montana del Lario Orientale e Valle San Martino, e la Camera di Commercio di LeccoIdeazione, progettazione e realizzazione dell’allestimento
HGV AdvertisingDOC Archiviazione Documentale
Coordinamento dei contenuti storici e informativi
Serafino RipamontiGruppo di lavoro per lo sviluppo dei contenuti e la ricerca documentale
Edi D’AgneseAlessandro Gogna
Matteo Manente
Elena Remondini
Serafino Ripamonti
Stefano Roffo
Art Direction
Nicolangelo De BellisVito Tota
Luciana Micucci
Supervisore delle “Linee guida” redatte dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino(*)
Pietro Corti(*) I contenuti storici dell'allestimento sono stati individuati e definiti avendo come punto di riferimento quanto indicato nelle “Linee Guida per l'Osservatorio Alpinistico Lecchese”. In tale documento, redatto dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e integrato in condivisione con le principali associazioni alpinistiche lecchesi, sono state indicate le tematiche più significative per tracciare un profilo coerente e rappresentativo della storia e della tradizione alpinistica del territorio.
Referenti Comune di Lecco e Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino
Edi D’AgneseElena Remondini
Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile la start-up di questo progetto, mettendo a disposizione informazioni, conoscenze, competenze, documenti e cimeli storici, archivi fotografici, materiale filmato e opere cinematografiche.